Raccontare il Santuario
.La cappella di San Nicola.
Un terzo stemma gonzaghesco, appeso sulla sinistra della navata centrale del Santuario, segnala la presenza di una cappella che racconta dei Gonzaga: è quella di san Nicola di Bari, con una tela dipinta da Giovanni Canti.
I Gonzaga di Guastalla erano signori, per via di Isabella di Capua moglie di Ferrante I, di vari territori in Puglia, nei pressi di Bari (Molfetta, Giovinazzo, San Paolo…); il duca Vincenzo era cresciuto in Puglia, dove a Bari sono custodite le reliquie di San Nicola vescovo di Mira, uno dei santi più popolari al mondo.
San Nicola – la sua festa è il 6 dicembre – è anche invocato come patrono dei bambini: secondo la tradizione, ne aveva risuscitati tre e nel quadro del Santuario il santo ha accanto tre bambini.
S’era sposato tardi il duca Vincenzo Gonzaga ed era consanguineo della moglie Maria Vittoria; la cappella di san Nicola è un ringraziamento per la nascita di sei tra figlie e figli; e si comprende perchè il primogenito maschio Antonio Ferdinando – nato il 9 dicembre, tre giorni dopo la festa di san Nicola – sia stato dato come terzo nome Nicolò.
(Guardato oggi, il quadro di san Nicola richiama anche il Natale, con tutta l’attenzione ai bambini che questa festa suscita. San Nicola è pure patrono delle ragazze che desiderano sposarsi, dei marinai, degli artigiani e di quanti lavorano e soffrono).
da: Giancarlo Bellani, COSÌ NEL SANTUARIO TI HO CERCATO, Biblioteca Maldotti Guastalla, 2009