COMITATO

Attorno al Santuario si sono sviluppati e sono vivi, un culto e un affetto che travalicano i confini del guastallese per investire un territorio più vasto fra le terre di Emilia e Lombardia: è un sentimento diffuso che è stato colpito dalle condizioni precarie in cui la chiesa versa; quasi come si trattasse della perdita di un importante elemento dell’identità di tutti noi.

Fra il Seicento e il Settecento, la costruzione del Santuario è stata il frutto di un’azione che ha chiamato a raccolta i Signori del tempo assieme alla gente più umile e devota: si è trattato di uno sforzo corale che ancora oggi occorre ripetere, affinché questo luogo di culto sia riconsegnato nel più breve tempo possibile alla città, al territorio e alla sua gente.

Perché questo possa accadere, la Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla ha attivato la redazione di un progetto ampio di consolidamento strutturale, restauro e adeguamento liturgico, affidandone l’incarico agli architetti Giorgio Gabrieli e Lorenzo Sodano e all’ingegnere Alberto Mani. Sul finire del 2018 è nato il Comitato per il Restauro del Santuario della Beata Vergine della Porta che ha seguito le fasi della progettazione e ha posto le basi per garantire il sostegno economico ai lavori.

Il Comitato è composto dalla Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, dalla Parrocchia di San Pietro nella Concattedrale, dal Comune di Guastalla e da un gruppo di persone di buona volontà: Fabio Alfieri, Lino Alfieri, Antonio Badolato, Nardino Cominotti, Carla Della Valle, Fausto Franzosi, Elena Lundari, Sandro Maiolani, Donato Natuzzi, Marcella Scaravelli, Stefano Storchi ed Enzo Zecchi. Attraverso le diverse competenze di cui ognuno è portatore, cercheremo di operare al meglio con lo scopo di reperire le risorse necessarie al restauro.