EVIDENZE
Da qualche giorno circola la lettera di seguito, che intende puntualizzare la situazione economica degli interventi di consolidamento e restauro del Santuario della B. V. della Porta e al contempo essere da stimolo per quel “tirare le somme” nella ricerca di benefattori per una giusta causa.
Carissimi,
da diversi anni il Santuario della Beata Vergine della Porta versa in condizioni critiche. Già prima dei terremoti del maggio 2012, il distacco di alcuni fregi che ne caratterizzano l’apparato decorativo barocco, aveva portato a limitare gli spazi aperti alla frequentazione dei fedeli.
Attorno al Santuario si sono sviluppati e sono vivi un culto e un affetto che travalicano i confini del guastallese per investire un territorio più vasto, fra le terre di Emilia e Lombardia: è un sentimento diffuso che è stato colpito dalle condizioni precarie in cui la chiesa versa; quasi come si trattasse della perdita di un importante elemento dell’identità di tutti noi.
Fra il Seicento e il Settecento, la costruzione del Santuario è stata il frutto di un’azione che ha chiamato a raccolta i Signori del tempo assieme alla gente più umile e devota: si è trattato di uno sforzo corale che ancora oggi occorre ripetere, affinché questo luogo di culto sia riconsegnato nel più breve tempo possibile alla città, al territorio e alla sua gente.
Perché questo possa accadere, la Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla ha attivato la redazione di un progetto ampio di consolidamento strutturale, restauro e adeguamento liturgico, affidandone l’incarico agli architetti Giorgio Gabrieli e Lorenzo Sodano e all’ingegnere Alberto Mani. Sul finire del 2018 è nato il Comitato per il Restauro del Santuario della Beata Vergine della Porta che ha seguito le fasi della progettazione e ha posto le basi per garantire il sostegno economico ai lavori.
Il Comitato è composto dalla Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, dalla Parrocchia di San Pietro nella Concattedrale, dal Comune di Guastalla e da un gruppo di persone di buona volontà: Fabio Alfieri, Lino Alfieri, Antonio Badolato, Nardino Cominotti, Carla della Valle, Fausto Franzosi, Elena Lundari, Sandro Maiolani, Donato Natuzzi, Marcella Scaravelli, Stefano Storchi ed Enzo Zecchi. Attraverso le diverse competenze di cui ognuno è portatore, cercheremo di operare al meglio con lo scopo di reperire le risorse necessarie al restauro.
Le opere previste comportano una spesa impegnativa pari a 1.815.000 euro; i proventi certi riguardano i 650.000 euro finanziati dalla Regione Emilia-Romagna a seguito degli eventi sismici del 2012 e i 200.000 euro di contributo da parte della Conferenza Episcopale Italiana. Resta tuttavia una somma ragguardevole – pari a circa 950 mila euro – da reperire attraverso il concorso di istituzioni, associazioni, aziende e cittadini che ancora una volta sono chiamati a essere protagonisti della realizzazione di un importante intervento, capace di riconsegnare alla comunità locale uno dei luoghi più amati e frequentati.
Anche questa volta ce la faremo, con la disponibilità e la generosità di tanti che sapranno accogliere il nostro invito a collaborare e a ridare vita al Santuario della Beata Vergine della Porta, consapevoli di ciò che esso rappresenta nella nostra storia e nel nostro presente.
So che sarete in tanti a farlo; e, fin da ora, voglio ringraziarvi a nome mio e del Comitato che ho l’onore di guidare e coordinare.
Stefano Storchi
Guastalla, 7 febbraio 2021
Anniversario del Primo Miracolo della B.V. della Porta
Comitato per il Restauro del Santuario Beata Vergine della Porta