«Speriamo di riaprire il santuario della Beata Vergine della Porta tra un anno»
Guastalla, il vescovo Camisasca nel cantiere della chiesa chiusa dal sisma del 2012. «Sono fiducioso per la conclusione a febbraio 2022»
«Mi sono fatto un proponimento: di fare di tutto perché questa chiesa potesse tornare alla sua funzionalità, un luogo di preghiera e di intercessione per tutta la nostra Diocesi e per tutto il nostro popolo. Devo dire che, ad un certo punto di questi 8 anni, avevo perduto la fiducia e la speranza per gli ostacoli e le difficoltà. Poi un colpo d’ala di qualche angelo, invece, è venuto e ci permette quindi di sperare realmente nel febbraio 2022».
Così ha esordito ieri il vescovo, monsignor Massimo Camisasca, durante il sopralluogo per conoscere lo stato dei lavori al santuario della Beata Vergine della Porta danneggiato dalle scosse di terremoto del maggio 2012 e chiuso da 8 anni causa inagibilità. Ora il santuario è ingabbiato sia dentro che fuori da un intreccio di ponteggi.
Il vescovo è arrivato puntuale alle 17.30 accompagnato dal vicario generale monsignor Alberto Nicelli; dalla sindaca Camilla Verona; dal presidente del comitato per il restauro, dall’architetto Stefano Storchi; dal direttore dell’Ufficio beni culturali della Diocesi, architetto Angelo Dallasta; dal progettista architetto Giorgio Gabrieli e dall’architetto Mauro Pifferi, responsabile per il procedimento.
È stata una visita breve anche perché Camisasca era atteso in concattedrale per celebrare la solenne messa in occasione della festa liturgica della Madonna della Porta, protettrice di Guastalla. «Speriamo di ritrovare tra un anno questa chiesa in tutta la sua bellezza e il suo splendore – ha detto ancora il vescovo Camisasca –. So che la Madonna della Porta è importante per ogni guastallese credente e anche non credente, e io posso testimoniare che ho visto la forza della sua intercessione. So che Lei sta difendendo questa terra e questo popolo da questa pandemia per quanto Le è concesso. La Madonna non è onnipotente, ma ha un campo d’azione che noi non conosciamo ma è molto vasto ed è quello che Le è concesso da suo figlio. Abbiamo vissuto tanti montaggi di ponteggi e tanti smontati, e ora sono veramente fiducioso anche per questa chiesa, perché poggio questa fiducia non sulla irrazionalità ma sulle maestranze che si sono prese l’incarico di portare a termine questi lavori».
«Per me – ha aggiunto il vescovo Camisasca – è una bella occasione per ringraziare la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Guastalla e i tanti benefattori». Poi l’appello del vescovo Camisasca per stimolare eventuali altri benefattori: «Faccio appello alla benevolenza e alla beneficenza perché questi lavori possano realmente concludersi anche dal punto di vista amministrativo ed economico nel febbraio del 2022. E così non solo Guastalla, ma anche tutta la Diocesi, potrà tornare a guardare ancora a questo luogo, e la Madonna della Porta sarà veramente la porta per una nuova stagione di questa comunità cristiana e per questa società civile».
Mauro Pinotti GAZZETTA DI REGGIO 08 Febbraio 2021